Advertisement
TrendyJack

video 2

Apr 30th, 2024
44
0
Never
Not a member of Pastebin yet? Sign Up, it unlocks many cool features!
text 9.44 KB | None | 0 0
  1. Anatomia.
  2. Apparatolco motore.
  3. Osso sfenoide.
  4. L'osso sfenoide è una delle ossa più importanti del cranio, proprio in virtù della sua posizione strategica che gli permette di articolarsi con quasi tutte le ossa di questa struttura.
  5. Oltretutto, contribuisce alla formazione della base cranica, in una piccola parte della volta, contribuisce alla formazione della cavità orbitaria e all'articolazione con alcune ossa che formano le cavità nasali.
  6. Probabilmente in questa struttura non ve ne rendete conto, poiché l'osso sfenoide da questa vista non è semplice da individuare.
  7. Tuttavia, la sua forma appare molto più chiara se lo si guarda dall'interno del cranio.
  8. L'osso sfenoide non è un osso regolare, per questo lo si chiama osso sfenoide.
  9. La sua descrizione risulta molto difficile, e anche la sua classificazione, tant'è che si parla appunto di osso irregolare più che di osso piatto.
  10. Come potete vedere, ha una forma molto complessa.
  11. Andiamo quindi ad analizzarla nel dettaglio.
  12. Ecco a voi un dettaglio dell'osso sfenoide.
  13. Come potete notare, è piuttosto difficile descriverlo nella sua complessità.
  14. Per questa ragione lo dividerò in due parti.
  15. Avremo un corpo, che è la porzione al centro, che prosegue fino a questa faccia anteriore.
  16. Poi avremo due piccole ali, questi processi appuntiti, due grandi ali, che sono questi processi slargati, e infine avremo i processi pterigoidei, questi uncini che vedete in basso.
  17. Complessivamente, è un osso che si può vedere in due parti.
  18. Il primo è il corpo, che è la forma di una farfalla.
  19. Tuttavia, è abbastanza riduttivo in questo modo, quindi andiamo a vedere di descrivere più precisamente le varie zone.
  20. Cominciamo dal corpo.
  21. Il corpo ha una forma che può essere assimilata a quella di un parallelepipedo, tutto sommato.
  22. La sua parte posteriore presenta un'incisura, chiamata sella turcica, all'interno della quale viene alloggiata l'ipofisi, la più importante ghiandola endocrina del corpo.
  23. La ghiandola endocrina è la ghiandola endocrina del corpo.
  24. La ghiandola endocrina è la ghiandola endocrina del corpo.
  25. La ghiandola endocrina è la ghiandola endocrina del corpo umano.
  26. Posteriormente, rispetto a questa fossetta, sono presenti due piccoli processi appuntiti, detti processi clinoidei posteriori.
  27. Al davanti della sella sono presenti queste piccole parti appuntite, che danno origine alla piccola ala, che invece vengono chiamati processi clinoidei anteriori.
  28. Questo per quanto riguarda la faccia superiore del corpo.
  29. La parte più anteriore, quella tra le due piccole ali, viene chiamata giogosfenoidale.
  30. Questa è la descrizione della faccia superiore del corpo.
  31. Lateralmente al corpo dello sfenoide non è presente una gran quantità di strutture, se non un piccolo solco, un'impronta, che viene lasciata dall'arteria carotide interna, che, dopo essere fuoriuscita dall'apice della piramide temporale, decorre sul fianco del corpo dello sfenoide.
  32. Infine, la faccia inferiore del corpo dello sfenoide, come potete vedere, è concava, e forma una specie di volta a botte.
  33. Inoltre, altra struttura molto interessante del corpo dello sfenoide è il solco che si forma al ridosso del giogosfenoidale.
  34. Questo solco è chiamato solco prechiasmatico ed è importante perché è qui che avviene l'incrocio tra i due nervi ottici, che fuoriescono dal foro formato dalla piccola ala.
  35. Questo solco è chiamato solco prechiasmatico ed è importante perché è qui che avviene l'incrocio tra i due nervi ottici, che fuoriescono dal foro formato dalla piccola ala.
  36. Questa è la postura di un spettacolo.
  37. Questi due nervi si incrociano in questo punto e si scambiano alcune fibre per poi proseguire all'indietro.
  38. La faccia anteriore del corpo dello sfenoide presenta la cresta sfenoidale o rostro sfenoidale.
  39. Questa struttura si bedirà attraverso un articolazione quasi unica chiamata schindilesi con le ali del vomere.
  40. contribuendo a formare la divisione tra le due cavità nasali più profonde.
  41. Come potete vedere alla struttura centrale sono associati due fori, le cosiddette aperture dei seni sphenoidali.
  42. Questo perché lo sphenoide in realtà non è un osso completamente pieno.
  43. È possibile infatti sezionando lo sphenoide notare come al suo interno siano presenti delle cavità.
  44. Cavità la quantità diventa ancora maggiore man mano che ci spostiamo verso la parte laterale del corpo dello sphenoide.
  45. Sono i seni sphenoidei che fanno parte del gruppo dei seni paranasali, la cui funzione è quella di riscaldare l'aria, modulare la fissura, la fonazione e infine alleggerire il massiccio osseo.
  46. Come potete vedere questi seni ovviamente hanno delle aperture.
  47. Sono detti seni paranasali proprio perché comunicano in qualche modo con le cavità nasali.
  48. Ultima curiosità sul corpo dello sphenoide.
  49. Da questa angolazione potete osservare questo piccolo foro.
  50. Questo foro è l'ingresso del canale pterigoideo, la cui uscita la vedremo quando parleremo dei canali delle strutture pterigoidee.
  51. Passiamo ora a descrivere le piccole ali dello sphenoide.
  52. Le piccole ali dello sphenoide sono delle strutture di forma arozzamente triangolare.
  53. Presentano il processo clinoideo anteriore di cui abbiamo già parlato e sono tutto sommato lisce, anteriormente formano l'interfaccia articolare.
  54. con l'osso frontale.
  55. Le caratteristiche più interessanti di queste piccole ali sono i fori ottici che vengono a formarsi.
  56. Come potete osservare, le piccole ali, attraverso una struttura ad anello, delimitano un foro che andrà a immettersi direttamente nella cavità orbitaria.
  57. Questo foro permette il passaggio dei nervi ottici, che in seguito si incroceranno nel solco chiasmatico.
  58. Il chiasma ottico è appunto l'incrocio dei due nervi ottici.
  59. Contemporaneamente, le piccole ali determinano anche, insieme alle grandi ali, una struttura di forma irregolare, ad esse quasi.
  60. Questa struttura si chiama fessura orbitare superiore, e in questa fessura passano altri nervi che hanno a che fare con l'occhio, ma questa volta non si tratta dell'innervazione sensitiva dell'occhio, quanto di quella motoria.
  61. Qui infatti avremo il passaggio del solco chiasmatico, che è un'altra struttura che si chiama fessura orbitare superiore, che è un'altra struttura che si chiama fessura orbitare superiore, che è un'altra struttura che si chiama fessura orbitare superiore, che è un'altra struttura dei nervi terzo, quarto e sesto, che sono un gruppo di nervi detti anche oculomotori, in quanto la loro funzione è proprio quella di far ruotare l'occhio, in modo da spostare la vista.
  62. Le grandi ali sono delle grosse strutture laminarie.
  63. Ciò che colpisce è la loro forma molto irregolare, che però può essere assimilata a un quadrilatero.
  64. Prendono origine dal corpo e si distaccano da esso, formano la fessura orbitaria con le piccole ali, dopodiché hanno dei margini liberi, che serviranno per l'articolazione con il frontale e con il temporale.
  65. La parte più bassa dell'ala presenta una spina, detta appunto spina sfenoidea, che servirà per l'attacco di alcuni muscoli masticatori.
  66. Le grandi ali presentano una serie di forami che serviranno per il passaggio di alcuni nervi.
  67. Avremo innanzitutto in questa posizione il foro rotondo.
  68. Il foro rotondo consente il passaggio al nervo mascellare.
  69. Nervo mascellare che fuoriuscirà dalla porzione anteriore della grande ala per andare a innervare la sua regione di competenza.
  70. Poi abbiamo il foro ovale.
  71. Il foro ovale è ideato per il passaggio del nervo mandibolare.
  72. Fuoriuscirà dalla regione anteriore dell'ala e andrà a innervare la mandibola.
  73. Sono rami del trigemino, quindi è un'innervazione di tipo sensitivo.
  74. Infine esisterà anche il foro cosiddetto spinoso, che ospiterà l'omonimo ramo del trigemino più un'arteria, cioè l'arteria meningea media.
  75. L'unica parte ancora non esplorata sono proprio i processi pterigoidei, che ora vediamo nel dettaglio.
  76. I processi pterigoidei possono essere considerati due o quattro, a seconda di quale viene considerato il processo.
  77. Solitamente si parla di un processo pterigoideo laterale o lamina pterigoidea, proprio per il suo aspetto a lamina concava, e di un processo pterigoideo mediale, che ha una forma conica con un apice curvo.
  78. Tecnicamente si può parlare anche di unico processo pterigoideo per entrambi, composto di una lamina e di un cono.
  79. I processi pterigoidei laterali sono molto semplici come struttura in quanto sono delle semplici lamine concavi all'interno e convesse all'esterno.
  80. I processi pterigoidei mediali invece hanno una forma conica, piuttosto slargata se la si osserva dal piano sagittale, ma verso la parte finale tendono a stringersi e a formare un vero e proprio uncino.
  81. I processi pterigoidei sono incredibilmente importanti per i processi masticatori, in quanto sono il punto d'aggancio per molti muscoli masticatori importanti.
  82. La porzione in cui i due processi pterigoidei sono uniti è molto importante quando si osserva il cranio nel suo insieme, poiché questa regione andrà a formare la parete posteriore, quindi la parte posteriore dello spazio pterigopalatino.
  83. Ultimo dettaglio sui processi pterigoidei è questo foro, il canale pterigoideo ovidianu, che dà il passaggio al nervo e ai vasi vidiani.
  84. La caratteristica di questo canale è che, se ricordate, origina a livello del corpo e attraversa tutto l'osso in direzione sagittale, il corpo è in grado di rinforzare la sua parte posteriore, per fuoriuscire al livello dell'incrocio tra i due pterigoidei.
  85. Questo video è stato creato attraverso l'utilizzo di Anatomy Learning, un interessante web app a cui trovate un link in descrizione.
Advertisement
Add Comment
Please, Sign In to add comment
Advertisement